Report Novembre, 1809 gli interventi effettuati

1809 interventi solo nel mese di novembre. Questo il bilancio assolutamente positivo del lavoro svolto nel mese scorso da parte degli uomini di Sorveglianza Italiana. Tante, infatti, sono state le presenze fisiche delle guardie giurate, impegnate sul territorio, contate solo nell'arco delle ultime settimane. Ad ogni chiamata ricevuta, una presenza effettiva: i numeri parlano chiaro e raccontano di una incessante attività che ha portato le pattuglie di Sorveglianza Italiana a presidiare ed intervenire in città e provincia in maniera costante durante l'arco del mese, con un picco di ben il 60% già solo nei primi quindici giorni. I dati ci raccontano, in particolare, di due giornate record, quelle del 10 e del 14 novembre in cui si sono registrati, complessivamente, ben 234 interventi, mentre, nel palmares novembrino, solo il 20 si è registrato un momento "di bassa", con 27 interventi. A raccontare il grande dispiego di forze e l'incessante lavoro profuso dalle guardie sono sì i numeri, ma anche l'operatività letta quotidianamente tra i fatti di cronaca riportati dai giornali. Ne sono esempio, il furto sventato di taniche di gasolio in un'azienda dell'hinterland nella notte di sabato 23 novembre e quello scoperto in una ditta di Dalmine tra il 12 e il 13 novembre, episodio nel quale, peraltro, i ladri hanno anche sfondato il cancello della proprietà per riuscire a portare a termine il colpo. Questi sono solo alcuni degli interventi che fanno capo al mese di novembre, eventi che raccontano di un operato che si fonda su cardini di attenzione e premura non solo delle tante realtà imprenditoriali che ci circondano, ma anche e soprattutto nei confronti del singolo, del cittadino, sempre al centro del lavoro di Sorveglianza Italiana. Basti pensare all'intervento registrato in data 23 novembre in cui le guardie giurate hanno prestato soccorso, in ausilio alle pattuglie della polizia locale di Lallio, ad una donna violentamente tamponata da un'auto pirata e in evidente stato di choc.  Garantire la sicurezza resta dunque la mission fondamentale dell'istituto di sorveglianza e, per farlo, sono necessarie presenza capillare sul territorio, competenza e anche aggiornamento. Per questa ragione, nell'arco del 2019, sono state ben 2032 le ore relative ai corsi di formazione a cui hanno partecipato gli uomini di Sorveglianza Italiana. Perché la sicurezza, per Sorveglianza Italiana, è sempre al primo posto.